IMPIANTO DENTALE CHE SI MUOVE. COSA FARE

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Ti svegli e scopri che un impianto dentale si muove. Oppure, dopo aver morso qualcosa di particolarmente duro ti rendi conto che la protesi fissa dondola. Che fare? Il primo passo da muovere in questi casi è semplice: andare dal dentista per capire qual è la causa che ha portato a questa condizione. 

In Italia, ogni anno un numero crescente di pazienti si sottopone ad interventi di posizionamento di impianti dentali. Questi vengono utilizzati per sostituire i denti mancanti, hanno un tasso di successo elevato (intorno al 97%) e costituiscono una soluzione duratura e affidabile.

Tuttavia, anch’essi, come i denti naturali, possono andare incontro a complicanze. Quali sono i campanelli d’allarme? Come può un paziente accorgersi che un impianto dentale ha qualcosa che non va?

MOBILITA DI UN IMPIANTO : E’ NORMALE?

“ Dottore sono un po’ preoccupato perchè ho un impianto che si sta muovendo. Per la verità sento solo un po’ di fastidio. Lei cosa ne pensa?”

Non è mai normale che ciò avvenga. Nell’implantologia, le protesi sono pensate per essere dei sostituti a tutti gli effetti dei denti naturali. Con un intervento ben riuscito, con una osteointegrazione dell’osso intorno all’impianto, sarà quasi come avere dei denti normali, naturali.

Quindi non c’è spazio per movimenti. Se ciò avviene vuol dire che c’è un problema all’orizzonte e che bisogna intervenire al più presto. Anche perché dovresti registrare dei sintomi chiari: sanguinamento, gonfiore dell’area, dolore e difficoltà nel masticare oltre alla sensazione di dondolamento dell’impianto.

PERCHE’ UN IMPIANTO DENTALE SI MUOVE: CAUSE

Ci possono essere diversi motivi che portano a questa condizione. Escludendo i casi in cui c’è una semplice sensazione di impianto dentale con vite allentata, le cause di questa condizione possono essere differenti in base alla reale condizione dell’impianto. Due sono le alternative in analisi:

  • Impianto dentale si muove a causa di allentamento viti e corona.
  • Impianto dentale che si muove per problemi con il parodonto.

Nel primo caso abbiamo una condizione meno problematica ma che comunque deve essere affrontata. Stiamo parlando di un problema di serraggio di viti e corona che porta il dente a muoversi leggermente

La causa, in queste circostanze, è da attribuire proprio a un allentamento meccanico dei vari elementi dovuto a un trauma leggero o da un errore nella fase di avvitamento della corona sul moncone.

Se invece scopriamo che la protesi si muove nell’osso vuol dire che ci possono essere stati dei colpi importanti tanto da destabilizzare la vite endossea (o fixture). Oppure ci possono essere dei casi di infezione chiamata perimplantite, di mancata osteointegrazione o riassorbimento dell’osso alveolare.

Nel caso dell’infezione dovuta a un caso di perimplantite si procede con una cura specifica della causa e la rimozione dell’impianto dentale nel momento in cui è definitivamente compromesso. 

Bisogna ricordare che la perimplantite è una condizione patologica che si sviluppa nel tempo, quindi è possibile affrontare questo problema in anticipo, prima che si presenti un danno irreversibile. 

Nel caso in cui ci sia un riassorbimento dell’osso alveolare o altro tipo di perdita di osso bisogna procedere all’estrazione dell’impianto ed alla eventuale rigenerazione dei tessuti riassorbiti prima di reinserire un nuovo impianto. Si attendono i tempi di cura e si procede con una nuova protesi .

COME CAPIRE SE UN IMPIANTO DENTALE SI MUOVE

Sentirai piccoli movimenti in fase di contatto e masticazione, inoltre si presentano sintomi inequivocabili: dolore, gonfiore, sanguinamento della zona interessata da questo spostamento. 

Il movimento non può essere dovuto al rigetto dell’impianto perché non esiste questa possibilità in quanto dopo la fase chirurgica e l’osteointegrazione l’impianto forma un insieme coeso con l’osso e tutte le eventuali problematiche sono da riferire ai fattori che abbiamo esposto sopra.

Ti rimando a questo video per capire le cause di fallimento dell’impianto dentale

video

COSA FARE SE UN IMPIANTO DENTALE SI MUOVE

Il paziente può fare ben poco nel momento in cui si rende conto che c’è una protesi dentale fissa che si muove. Le uniche azioni che può svolgere in autonomia per non peggiorare la situazione: evitare di stuzzicare o toccare il dente, anche con la lingua.

Poi bisogna chiamare subito il proprio dentista per un controllo. Solo così si può procedere con una soluzione valida. Partendo da un punto ben chiaro: se non si tratta di un semplice allentamento della corona ma di un movimento della vite endossea l’impianto è probabilmente compromesso, non si può recuperare. Bisogna risolvere il problema e procedere con un nuovo intervento. 

COME PREVENIRE CHE UN IMPIANTO DENTALE NON DONDOLI

Fortunatamente, abbiamo anche diverse procedure da seguire per evitare che si presentino problemi del genere. In primo luogo bisogna seguire gli appuntamenti con l’igiene orale professionale alle scadenze proposte dal tuo dentista e con adeguate manovre di igiene domiciliare con tutte le attenzioni del caso. Tutto questo deve essere il punto di partenza per evitare infezioni che possono portare alla perdita dell’impianto dopo una prima fase di movimento.

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Il ruolo dell’igienista nello studio odontoiatrico 2.0

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L’igienista dentale ricopre un ruolo fondamentale nel campo dell’odontoiatria, contribuendo in maniera determinante alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura delle patologie orali. La sua figura è riconosciuta come un professionista sanitario qualificato, che collabora attivamente con il dentista per garantire la salute orale del paziente. Analizzimo le sue competenze, responsabilità e l’impatto che ha sulla salute orale e sul benessere generale.

1. Il Ruolo dell’Igienista Dentale

L’igienista dentale si occupa principalmente della prevenzione delle malattie orali, una funzione che include l’educazione del paziente, la rimozione della placca e del tartaro, la sensibilizzazione riguardo a corretti comportamenti igienici quotidiani, e la diagnosi precoce di eventuali patologie orali.

Le principali attività svolte dall’igienista dentale comprendono:

Profilassi dentale: esegue trattamenti di pulizia professionale, rimuovendo placca, tartaro e macchie dentali, riducendo così il rischio di carie, gengiviti e altre malattie parodontali.

Educazione e prevenzione: l’igienista dentale educa i pazienti sull’importanza della corretta igiene orale, promuovendo l’uso di spazzolino, filo interdentale e collutori specifici.

Individuazione precoce di malattie orali: grazie alla sua formazione, l’igienista è in grado di identificare segni precoci di carie, malattia parodontale, lesioni mucose, o tumori orali, segnalandoli tempestivamente al dentista.

Sostegno al trattamento ortodontico: l’igienista assiste i pazienti che indossano apparecchi ortodontici, aiutandoli nella pulizia accurata degli apparecchi e nella gestione della salute orale durante il trattamento.

2. Le Competenze dell’Igienista Dentale

Le principali aree di competenza includono:

Anatomia e fisiologia orale: una solida conoscenza dell’anatomia orale è essenziale per individuare anomalie e per il corretto espletamento delle pratiche di pulizia.

Tecniche di profilassi: l’igienista dentale deve essere esperto nell’uso di strumenti professionali per la rimozione di placca e tartaro, come le curette, gli strumenti ultrasonici e il polishing.

Gestione del rischio: l’igienista ha la responsabilità di identificare i fattori di rischio del paziente (come fumo, dieta scorretta, predisposizione genetica) e fornire le giuste raccomandazioni per prevenire malattie orali.

Educazione del paziente: l’igienista deve essere capace di spiegare in modo chiaro e comprensibile le migliori pratiche di igiene orale, personalizzandole in base alle esigenze individuali del paziente.

Detartrasi

3. Prevenzione delle Malattie Orali

Una delle funzioni più importanti dell’igienista dentale è quella di prevenire le malattie orali, che sono tra le patologie più comuni a livello mondiale. La prevenzione è fondamentale per ridurre l’incidenza di malattie come:

Caries dentale: la rimozione regolare della placca batterica impedisce la formazione della carie, una delle malattie più diffuse.

Gengivite e parodontite: l’igienista, mediante la pulizia professionale e la formazione del paziente, aiuta a prevenire malattie gengivali che, se non trattate, possono evolvere in parodontite, con il rischio di perdita dei denti.

Alitosi: spesso causata da una cattiva igiene orale o da infezioni orali, l’igienista può identificare la causa dell’alitosi e suggerire soluzioni.

Lesioni orali: grazie alla visita periodica, l’igienista dentale è in grado di identificare lesioni precoci come ulcere, infezioni o segni di tumori orali.

4.  Il Ruolo dell’Igienista Dentale nella Terapia Parodontale

Nel trattamento delle malattie parodontali, l’igienista dentale ha una funzione cruciale. La parodontite è una delle principali cause di perdita dei denti, e l’igienista, grazie alla pulizia profonda e al monitoraggio continuo, contribuisce a mantenere la salute parodontale dei pazienti. La rimozione del tartaro e la cura delle tasche parodontali riducono il rischio di infezione e danno ai tessuti di supporto del dente.

5. Educazione e Motivazione del Paziente

Un altro aspetto fondamentale dell’attività dell’igienista dentale è l’educazione dei pazienti. Nonostante l’importanza delle visite odontoiatriche, molte patologie orali possono essere prevenute attraverso una corretta igiene domiciliare. L’igienista dentale, attraverso spiegazioni chiare, consulenze individuali e motivazione, aiuta i pazienti a migliorare le proprie abitudini quotidiane, come l’uso del filo interdentale, la scelta del dentifricio giusto e il monitoraggio della dieta.

CONCLUSIONI

L’igienista dentale svolge un ruolo centrale nell’odontoiatria moderna, non solo per la sua funzione di prevenzione e profilassi, ma anche come figura fondamentale nell’educazione dei pazienti e nel supporto al trattamento delle malattie orali. La sua presenza nelle strutture odontoiatriche contribuisce a ridurre i costi a lungo termine, migliorare la qualità della vita dei pazienti e, in molti casi, prevenire complicazioni gravi. 

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CIUCCIO: QUALE RELAZIONE CON I DENTI STORTI?

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Il ciuccio causa malocclusioni dentali

Di sicuro questa è una domanda che i genitori si fanno nel momento in cui iniziano a crescere i dentini e, nel frattempo, si continua a preferire la consolazione di questo accessorio. 

Chi ha bambini piccoli a casa sa bene che il ciuccio è un alleato indispensabile per calmare e conciliare il sonno, in alcuni casi diventa indispensabile per le crisi di pianto difficili da gestire. 

Ma è veramente indispensabile collegare i denti storti all’uso continuo del ciucciotto? Le relazioni tra malocclusioni e suzione non alimentare è documentata ma ci sono dei parametri chiari che possiamo rispettare per evitare problemi ortodontici seri ai bambini.

Perché i bambini usano il ciuccio

Prima di capire perché ciuccio e denti storti sono fenomeni collegati bisogna capire quale meccanismo si instaura con il bambino. In primo luogo ricordiamo che è un ottimo alleato per aiutare i più piccoli ad allontanarsi dal seno materno e avviare un’alimentazione ordinaria, inoltre l’attività provocata dal ciuccio genera serotonina che calma i più piccoli nelle fasi di pianto. Ecco perché spesso è così difficile abbandonare il ciuccetto e togliere quest’abitudine che nel tempo può portare a diversi problemi orali.

Il ciuccio provoca problemi ai denti?

Sì, l’uso prolungato del ciuccio può determinare delle malformazioni dei denti se viene utilizzato oltre una determinata fascia di età. Se viene usato per molto tempo, oltre i 3 anni di età, aumentano le probabilità di registrare una spinta in avanti innaturale dei denti nota come protrusione degli incisivi.

In questo caso registriamo soprattutto condizioni di morso profondo o deep bite, ovvero gli incisivi dell’arcata superiore coprono in modo innaturale ed eccessivo (oltre i 2 millimetri) quelli inferiori o di morso aperto in cui le due arcate lasciano spazio davanti ed i denti non si toccano.

Questa condizione porta a problemi estetici e fisici come dolori alla colonna vertebrale, aumento delle difficoltà fonetiche. Non solo, l’uso del ciuccio per lunghi periodi di tempo comporta anche uno sviluppo anomalo del palato: invece di allargarsi in modo naturale e confacente alla lingua si sviluppa in forma ogivale causando affollamento dei denti e problemi di deglutizione. 

morso profondo
morso aperto

C’è da aggiungere: tutto peggiora se si usa intingere il ciucciotto nel miele o in altri composti zuccherosi per aiutare il bambino a calmarsi e/o addormentarsi. In questi casi aumenta il rischio di sviluppare carie. Sono problematiche pericolose come quelle sui denti definitivi.

Meglio pollice o ciuccio di lato?

Chi deve affrontare il problema del ciuccio e vuole eliminare quest’abitudine, può pensare che sostituire l’accessorio con il pollice possa essere un’idea. In realtà succhiare le dita può essere altrettanto dannoso per i denti. Idem l’abitudine a portare il ciuccio di lato: in entrambi i casi non si evitano possibili malocclusioni.

Quando dobbiamo togliere il ciuccio?

Quindi, sappiamo che c’è una relazione tra ciuccio e denti storti. Ma esiste un momento in cui è utile togliere questo accessorio per evitare questa condizione traumatica per i denti?  

L’uso del ciuccio oltre i 3 anni ha un effetto sempre più dannoso sullo sviluppo della dentatura. I cambiamenti negativi riguardano anteriore, morso profondo, larghezza intercuspidale stretta dell’arco mascellare, palato alto e stretto. Questo significa che è importante considerare come limite al ciuccio i 2/3 anni di età. In questi casi non c’è alterazione della dentatura del bimbo. 

La soluzione: come togliere il ciuccio?

Sappiamo bene che togliere il ciuccio ai bambini non è facile. Il primo passo è quello di acquistare e utilizzare sempre un ciuccio con la tettarella adatta all’età: se è troppo piccolo può fare ulteriori danni. Perché il palato si adatta al ciuccio: se è piccolo, la tendenza è quella di restringersi sempre di più.

Poi ci sono diverse scuole che suggeriscono di togliere il ciuccio gradualmente, usandolo solo per la nanna, o di procedere con una decisione secca cercando di prendere coscienza del fatto che si dovranno sopportare un buon numero di pianti e capricci. Dal punto di vista dell’odontoiatra la soluzione non cambia: l’importante è abbandonare quest’abitudine entro i 3 anni di vita. Altrimenti si potrebbero presentare delle condizioni in cui diventa necessario l’uso dell’ apparecchio per i denti. 

PRESSO IL NOSTRO STUDIO DENTISTICO ABBIAMO L’ONORE DI COLLABORARE CON LA DR.SSA ELEONORA FAMBRINI SPECIALIZZATA IN PEDODONZIA ED ORTODONZIA CHE SI PRENDE CURA DEI NOSTRI PICCOLI PAZIENTI.

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Il MOMENTO DELLA PRIMA VISITA ODONTOIATRICA

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La prima visita rappresenta il momento chiave di tutto il rapporto medico-paziente e contiene al suo interno tutti gli ingredienti che se intercettati e riconosciuti daranno allo specialista la possibilità di effettuare una corretta diagnosi.

La prima visita odontoiatrica rappresenta un momento di conoscenza e di confronto tra lo specialista e la paziente. Permette all’odontoiatra di approfondire lo stato di salute del paziente. Spesso si tende a pensare che nel corso della prima visita sia sufficiente aprire la bocca ed ottenere, in pochi secondi, un parere completo sulle condizioni generali dei denti.

In realtà le cose non stanno esattamente così, anzi. Noi non ci conosciamo e non ci siamo mai visti prima quindi è impossibile programmare una cura specifica se non abbiamo fatto una diagnosi corretta e per fare una diagnosi corretta abbiamo bisogno di visitarti e se necessario durante la visita effettuare delle scansioni della tua bocca ( impronte digitali ) e delle radiografie per valutarne tutti gli aspetti dentali e ossei.

Alcuni pazienti arrivano alla nostra osservazione con una diagnosi rilasciata da altro dentista ma capisci bene che per noi sarà comunque la PRIMA. Sai nel frattempo potrebbe essere passato del tempo tra le visite ed il quadro clinico cambiato inoltre non tutti i dentisti trattano tutte le patologie e non tutti le trattano allo stesso modo, ma questo lo sai già perché funziona così per tutte le branche specialistiche in campo medico.

Poi c’e’ il caso più preoccupante : il dentista precedente potrebbe anche avere sbagliato diagnosi o sottostimato l’importanza di alcuni sintomi o del contesto generale che possono incidere sulle successive scelte terapeutiche.

Per tutti questi motivi quando telefonerai per prenotare da noi un’ otturazione, l’estrazione di un dente o un trattamento sbiancante senza che tu sia già nostro paziente ti sentirai rispondere che la PRIMA VISITA E’OBBLIGATORIA.

COME FUNZIONA LA PRIMA VISITA

Nel nostro studio le prime visite vengono effettuate SEMPRE E SOLO dal dr. Viaggi che è il titolare.

Inizia con un colloquio tra te ed il dr. Viaggi che ha lo scopo principale di familiarizzare con te e di capire quali sono le tue aspettative, i tuoi timori ed i tuoi dubbi. Vogliamo anche capire che persona sei in generale, quali sono i tuoi valori personali e che tipo di rapporto vuoi instaurare con noi.

Per farti un’idea di cosa intendo con questa ultima affermazione t’invito a leggere le molteplici recensioni che i pazienti ci rilasciano sulla nostra pagina GOOGLE di cui ti metto gli estremi per la ricerca sul motore:

studio dentistico dr. andrea viaggi

Nel passaggio successivo verrà valutata attentamente l’anamnesi ( la raccolta di tutti i dati del paziente, come ad esempio patologie pregresse oppure farmaci che si assumono regolarmente, se fumatore, se ha allergie, malattie o sindromi di rilievo) che il paziente nel frattempo ha compilato in sala d’attesa.

Al paziente viene chiesto di descrivere nel dettaglio le motivazioni che lo hanno indotto a chiedere un consulto odontoiatrico. Solitamente la scelta di andare dal dentista potrebbe essere legata a qualche malessere o fastidio particolare oppure semplicemente potrebbe coincidere con la volontà di ottenere il parere di un esperto circa lo stato di salute generale dei propri denti.

Dopodichè comincia la parte clinica della visita con  l’ ESAME OBIETTIVO del tuo cavo orale nel suo insieme, non solo dei denti e delle gengive, per verificare se ci siano delle patologie di natura NON odontoiatrica che si mimetizzano tra i tessuti: il tumore del cavo orale viene diagnosticato sempre più frequentemente grazie all’accuratezza di molti dentisti che durante la prima visita non trascurano nessun aspetto.

Durante l’ispezione ci aiutiamo con uno specchietto ed altri piccoli strumenti che servono per toccare i denti e le gengive , per aspirare la saliva , per illuminare al meglio , per ingrandire la visuale etc etc.

IL TUTTO ASSOLUTAMENTE INDOLORE

Come anticipato se necessario verrà effettuata una radiografia PANORAMICA ( OPT) per verificare le condizioni generali soprattutto delle ossa di sostegno ai denti e se gli elementi dentari presentano trattamenti pregressi o problematiche non visibili clinicamente.

Per un quadro ancora più completo possiamo filmare la tua bocca con una speciale telecamera per farti vedere in tempo reale la tua situazione e spiegartela con terminologia appropriata per una buona comprensione senza utilizzarne una troppo tecnica che può lasciare il paziente con il dubbio di non averne compreso appieno la spiegazione.

Per terminare con gli esami strumentali è possibile eseguire delle scansioni digitali con lo SCANNER INTRAORALE ( impronte delle arcate dentarie) per studiare eventuali proposte terapeutiche più complesse.

Al termine della visita viene il momento di tradurre tutte le informazioni nel PIANO DI TRATTAMENTO che nel nostro studio è SEMPRE accompagnato da un PREVENTIVO che viene consegnato alla fine della visita al paziente.

PERCHE’ LA PRIMA VISITA NON E’ GRATUITA

Durante la prima visita lo specialista mette a disposizione tutte le informazioni e tutte le capacità intellettuali nonchè la propria esperienza per effettuare una corretta diagnosi e di conseguenza un piano di trattamento adeguato per risolvere la problematica specifica.

Il paziente non dovrebbe neppure porsi la domanda se la visita vada pagata  ( come avviene peraltro per tutte le altre branche specialistiche in campo medico) perché dovrebbe rientrare nella normalità ma purtroppo molti colleghi utilizzano la visita gratuita come promozione della loro attività e questo lede il principio dettato dalla normativa del codice deontologico che VIETA che i dentisti eseguano prestazioni gratuitamente.

I nostri saggi nonni ci hanno insegnato il principio “ chi più spende meno spande” ricordiamocelo anche di questi tempi in cui la corsa al ribasso dei prezzi sembra avere investito anche l’ambito medico: un medico sottopagato difficilmente lavorerà con entusiasmo e metterà tutta la sua conoscenza a disposizione con il sorriso sulle labbra, cosa che avviene purtroppo sempre più spesso negli ospedali pubblici.

Prima visita odontoiatrica bambini: perché è così importante

È buona norma effettuare una prima visita odontoiatrica già durante l’infanzia. A tal proposito, è importante che soprattutto i genitori siano adeguatamente preparati rispetto ad un appuntamento che può rivelarsi fondamentale ai fini della prevenzione e della cura di eventuali patologie dentali di cui il loro bambino potrebbe soffrire. Già intorno ai 3-4  anni di età si potrebbe sottoporre il bambino alla prima visita dal dentista. A questa età, infatti, i bambini dovrebbero già possedere tutti i denti da latte (20 denti, metà nell’arcata superiore ed altri 10 inferiore) e istruire i genitori per le corrette manovre di igiene orale domiciliare. Inoltre in queste prime fasi di crescita è già possibile individuare alcune anomalie di crescita delle ossa mascellari o dei denti che se preventivamente trattate possono migliorare il quadro generale e non pregiudicare la normale crescita scheletrica delle ossa del cranio.

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MODELLA IL TUO SORRISO CON IL METODO DIGITAL SMILE DESIGN

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La crescente importanza dell’immagine nella società moderna ha innescato la consapevolezza collettiva circa il ruolo dell’estetica, e nell’ambito odontoiatrico in particolare circa l’estetica del sorriso. Si è pertanto verificata una notevole richiesta di interventi estetici odontoiatrici mirati a migliorare l’aspetto del sorriso.

La tecnica DSD ( Dental Smile Design) ha rivoluzionato l’approccio alla progettazione del sorriso, consentendo una valutazione digitale approfondita delle relazioni estetiche esistenti tra gli elementi dentari, ma non solo, includendo anche le relazioni che intercorrono tra tessuti gengivali, labbra e volto.

La combinazione di strumenti digitali e tradizionali, come la tecnica del mock-up ( cioè la prova in bocca del progetto prima della sua finalizzazione definitiva) consente un approccio accurato che va oltre la semplice correzione estetica, permettendo anche la simulazione delle modifiche funzionali del trattamento ipotizzato, offrendo in alcuni casi una guida precisa al raggiungimento dell’obiettivo finale concordato con il paziente.

I materiali ceramici di ultima generazione combinati con le tecniche di preparazione dentale minimali stanno diventando gli strumenti ideali di cui il professionista sempre più frequentemente usufruisce per ottenere un sorriso non solo armonioso dal punto di vista estetico, ma anche funzionalmente ottimale, in linea con le moderne aspettative di bellezza, benessere individuale e medicina dell’evidenza.

Cos’e’ il Digital Smile Design?

E’ uno strumento digitale che grazie all’utilizzo di un software, permette al medico di farti vedere un “rendering” (ricostruzione virtuale) del tuo futuro sorriso, con un risultato molto verosimile, senza dover iniziare il trattamento.

Solo dopo avere effettuato tutti i controlli del caso e le tue impressioni saranno state registrate possiamo procedere alla finalizzazione del caso con materiali estetici di ultima generazione ( ceramica integrale senza metalli).

Si parte da una foto

Sono necessarie solamente le foto del viso.
Vengono fatte delle valutazioni sulla tipologia del viso, delle labbra, del sorriso ed applicati i canoni di bellezza che rispondono a delle proporzioni matematiche.
Queste regole vengono poi applicate sulla foto per disegnare denti con forma, colore e proporzioni più adatte a te. Il tutto si fa inizialmente a partire da un foto del tuo sorriso.

Questa foto verrà inserita all’interno del PC ed utilizzando il software dedicato possiamo iniziare a disegnare letteralmente il tuo nuovo sorriso che ti verrà mostrato in anteprima.

Poi, se il risultato ti piace, possiamo passare ad una prova, reversibile, direttamente in bocca, senza toccare i tuoi denti. ( Moke -up) La prova può durare al massimo qualche giorno; potrai valutare meglio il risultato estetico, magari confrondandoti anche con i tuoi familiari.

Solo dopo avere effettuato tutti i controlli e le tue impressioni saranno state registrate possiamo procedere alla finalizzazione del caso con materiali estetici di ultima generazione ( ceramica integrale senza metalli)

Le seguenti foto mostrano un classico caso di miglioramento dell’aspetto estetico in tutti i passaggi sopra descritti

Inizio
Digital smile design
Make up
Fine

I vantaggi del Digital Smile Design:

Comunicazione visiva:  Il Digital Smile Design consente una comunicazione chiara e visiva tra l’odontoiatra e il paziente. Grazie alla simulazione digitale del sorriso, i pazienti possono comprendere appieno le opzioni di trattamento e prendere decisioni informate.

Personalizzazione:  Il DSD consente un alto grado di personalizzazione. Ogni sorriso viene progettato in base alle caratteristiche facciali e alle preferenze individuali del paziente, garantendo un risultato estetico naturale e armonioso.

Prevedibilità del risultato:  La simulazione digitale del sorriso consente di prevedere in modo accurato il risultato finale del trattamento dentale. Questo riduce l’incertezza sia per il paziente che per l’odontoiatra, consentendo di pianificare il trattamento in modo più efficiente.

Efficienza:  Il Digital Smile Design consente una maggiore efficienza nel processo di trattamento. Poiché il sorriso viene progettato digitalmente prima dell’inizio del trattamento, gli odontoiatri possono lavorare in modo più mirato, riducendo il tempo complessivo necessario per raggiungere i risultati desiderati.

Prova estetica del sorriso:  Attraverso questa tecnica rivoluzionaria, è possibile realizzare una prova estetica per mezzo di un moke up assolutamente indolore e rimovibile, permettendo al paziente di osservare il nuovo sorriso direttamente nella propria bocca.

Presso il nostro studio dentistico il dr. Viaggi e l’equipe protesica sono in grado di risolvere i casi estetici più complicati come puoi trovare nella sezione ESTETICA DEL SORRISO sul nostro sito internet

Per informazioni o appuntamenti :

telefono  055-2373383

mail info@studioviaggi.com

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Dottore come sarà il mio nuovo sorriso?

L’importanza di un sorriso naturale

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Un bel sorriso non è solo un elemento estetico, ma uno strumento essenziale per costruire relazioni sociali, migliorare l’autostima e rafforzare la comunicazione. Investire nella salute orale e nell’estetica dentale è quindi non solo una questione di benessere fisico.

Un bel sorriso infatti ha un ruolo fondamentale nelle relazioni sociali influenzando il modo in cui le persone percepiscono se stesse e gli altri. La sua importanza si riflette in vari aspetti psicologici, emotivi e culturali, perché rafforza i legami sociali, dona una sensazione di benessere a noi e agli altri, ci fa apparire persino più belli ed aumenta le possibilità di successo quando ci rapportiamo con una persona, ad esempio durante un appuntamento o un colloquio di lavoro.

E questi sono solo alcuni dei motivi per cui è fondamentale prendersi cura del proprio sorriso: denti bianchi e allineati sono spesso associati a una buona salute e a una cura personale, rendendo il sorriso un elemento attraente.

Costruire un nuovo sorriso per un paziente odontoiatrico richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato, basato sulle esigenze cliniche, estetiche e funzionali del paziente.

Un sorriso naturale è essenziale per esprimere la vera personalità e deve riflettere la salute e l’armonia personale, senza apparire forzato o troppo artificiale. Investire in un sorriso sano e naturale significa valorizzare la propria unicità, migliorare l’autostima e rafforzare i legami con gli altri.

Con un approccio personalizzato, il sorriso del paziente può essere non solo esteticamente piacevole, ma anche funzionale e in armonia con il resto del viso.

Uno dei fattori che ci contraddistingue è la ricerca di un risultato estetico cucito sulle esigenze del singolo paziente. Le competenze tecniche e cliniche del dr. Viaggi hanno reso il nostro studio un centro d’eccellenza per quanto riguarda la personalizzazione dei casi clinici. Ti rimando all’ascolto di testimonianze che alcuni pazienti ci hanno rilasciato.

Ascolta la testimonianza di Diletta
Ascolta la testimonianza di Andrea

Nel corso degli anni il nostro studio ha perfezionato una serie di protocolli frutto di stretta collaborazione con i migliori tecnici del settore per rendere predicibili i risultati promessi. Questi protocolli partono da un’attenta analisi dell’anatomia del volto del paziente e nello specifico : studio della linea del sorriso (curvatura dei denti rispetto al labbro inferiore), proporzioni dei denti (larghezza e lunghezza) ,simmetria facciale, armocromia (colore dei denti in relazione al tono della pelle e delle labbra).

  1. Attraverso l’utilizzo di software dedicati poi è possibile la creazione di un’anteprima virtuale per mostrare al paziente il potenziale risultato estetico. Il Digital Smile Design consente una comunicazione chiara e visiva tra l’odontoiatra e il paziente. Grazie alla simulazione digitale del sorriso, i pazienti possono comprendere appieno le opzioni di trattamento e prendere decisioni informate.

Il Digital Smile Design consente inoltre una maggiore efficienza nel processo di trattamento. Poiché il sorriso viene progettato digitalmente prima dell’inizio del trattamento, l’odontoiatra e l’odontotecnico possono lavorare in modo più mirato, riducendo il tempo complessivo necessario per raggiungere i risultati desiderati

2. Attraverso la realizzazione di un Mock-up (copia provvisoria del progetto finale in resina) è possibile eseguire una prova del nuovo sorriso per testare la nuova estetica direttamente nella bocca del paziente. Questo consente al clinico di verificare la correttezza dello stesso e la compatibilità con le richieste del paziente, valutandone allo stesso tempo il comfort e la funzionalità.

Alcuni esempi di trattamenti estetici eseguiti nel corso degli ultimi mesi

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Siamo a tua disposizione per qualsiasi informazione e per rispondere a tutte le domande che vorrai porci se interessato ad approfondire l’argomento dell’estetica e la qualità del sorriso.

Puoi trovarci sul canale youtube dedicato “ @andreaviaggi3707

Puoi inoltrarci una mail aquesdto indirizzo: info@studioviaggi.com

Puoi telefonare per fissare una visita allo 055.2373383

QUALI SONO I RISCHI DI UN IMPIANTO DENTALE : CAUSE DI FALLLIMENTO .

rischi di fallimento di un impianto dentale sono minimi se tutto viene definito, studiato e analizzato a fondo. Le percentuai di successo se il dentista specializzato in implantologia segue tutte le procedure necessarie per mettere un impianto a regola d’arte e scegliendo ovviamente i materiali migliori oggi a disposizione sono del 98%.

Come puoi ben capire, seppure l’intervento in se può durare pochi minuti, si tratta di un’operazione molto complessa e delicata che pretende degli standard di altissimo livello, il timore di possibili controindicazioni e complicanze esiste da parte del paziente.

Ecco perché è nostro dovere chiarire i vantaggi ma anche i rischi di chi mette gli impianti dentali.

Mettere un impianto è sicuro oggi?

Come abbiamo già sottolineato inserire un impianto dentale oggi è un intervento estremamente sicuro e predicibile seguendo le indicazioni ed i protocolli validati da anni di ricerche scientifiche : la sterilità degli ambienti e delle apparecchiature utilizzate dal dentista è certamente il primo tassello per ottenere le percentuali del 98% di successo.

Nel nostro studio utilizziamo procedure di sterlizzazione e disinfezione delle sale opartorie e della strumentazione che verrà utilizzata avvalendoci di macchinari di ultima generazione che ci permettono di controllarne l’effettiva efficacia.

In quasi la totalità dei casi che affrontiamo risulta più lunga la fase di preparazione della sala operatoria rispetto al tempo effettivo dedicato all’intervento chirurgico.

Se tutti questi passaggi vengono eseguiti in modo corretto il rischio d’infezione che rappresenterebbe una delle possibii cause di fallimento dell’impianto è pressochè nullo.

Particolare di sala chirurgica sterile

Grazie all’utilizzo dei moderni mezzi diagnostici ( la CBCT e’ l’ultimo strumento diagnostico arrivato sul mercato che ci permette di analizzare la situazione del sito dove metteremo l’impianto a 360 grad) l’altezza, la larghezza, la lunghezza, la forma dell’osso e i rapporti tra impianti e struttura protesica vengono misurati con precisione. Prima di effettuare l’operazione infatti, il paziente viene esaminato attentamente in modo da capire nello specifico quali e quanti impianti dentali possono essere inseriti. Inoltre, si possono inserire impianti anche con poco osso grazie alle metodologie flapless ( cioè senza utilizzare il bisturi) e tecniche chirurgiche specifiche  che permettono di risolvere gran parte delle complicazioni post operatorie.

L’ attenta valutazione preliminare del singolo caso valutando la quantità residua di osso del paziente permette al dentista di preparare un protocollo chirurgico cucito addosso al caso specifico eliminando errori di valutazione che porterebbero ad una possibile mancata integrazione dell’impianto e quindi al suo fallimento

Quali sono quindi le possibili complicazioni di un impianto dentale

Uno dei possibili problemi che possono riguardare un lavoro di implantologia mal gestito è la mancata osteointegrazione ( cioè l’impianto non si è imparentato con l’osso). Questa può essere dovuta probabilmente a infezioni batteriche a causa della scarsa sterilizzazione del campo operatorio durante l’operazione o a errori di natura tecnica, come:

  • Surriscaldamento dell’osso.
  • Sbagliata valutazione del carico protesico ad avvenuta osteointegrazione.

Tutte queste condizioni nel breve periodo portano alla perdita dell’impianto.

Nel caso in cui l’impianto abbia dei problemi di natura infettiva dovuta principalmente ad una ineffiacce igiene orale domiciliare da parte del paziente che colpisce i tessuti che lo supportano si parla di perimplantite . Questa patologia, dovuta a continui episodi infiammatori dei tessuti gengivali attorno agli impianti agisce come la parodontite intorno ai denti naturali, causando il riassorbimento osseo e di conseguenza la perdita dell’impianto nel lungo periodo. Per questo bisogna sempre curare la salute orale con controlli periodici presso professionisti specializzati ee è necessario per il paziente seguire un’igiene orale domiciliare scrupolosa utilizzando tutti gli ausili a disposizione che vengono spiegati dopo l’inserimento delle protesi su impianti ( scovolini, filo interdentale, colluttorio ).

Nello specifico di casi implantari e protesici molto esetsi consigliamo l’utilizzo di un idropulsore per assicurare la massima igiene . Nel nostro studio inoltre controlliamo lo stato di salute del cavo orale dei pazienti con impianti dentali almeno ogni sei mesi.

C’è rischio di allergia o rigetto impianto?

Gli impianti sono biocompatibili, il rischio di allergie è nullo. Per quanto riguarda il pericolo di rigetto degli impainti è possibile affermare con assoluta certezza che questo tipo di minaccia è inesistente.

Il falso mito del rigetto degli impianti dentali viene spesso utilizzata per giustificare una gestione poco professionale delle operazioni. Se tutto viene eseguito rispettando standard qualitativi, regole e qualità dei materiali gli impianti durano come un dente normale. Per maggiori informazioni contattaci e ti aiuteremo a risolvere tutti i dubbi.

Per saperne di più puoi ascoltare il video che ho realizzato sull’argomento.

Per ogni ulteriore informazione o se desideri fissare un appuntamento per approfondire l’argomento e valutare il tuo caso specifico puoi contattarci :

  • telefonando al numero 055-2373383
  • inpltrandoci una richiesta via mail all’indirizzo info@studioviaggi.com

Implantologia Post Estrattiva a Carico Immediato ad Impruneta

Introduzione

L’implantologia post estrattiva a carico immediato è una tecnica avanzata nel campo dell’odontoiatria che permette l’inserimento di impianti dentali subito dopo l’estrazione di un dente, con l’applicazione immediata di una protesi provvisoria. Questo approccio offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali, sia in termini di tempi di trattamento che di comfort per il paziente. In questo breve articolo esploreremo i dettagli della tecnica, i suoi benefici, i rischi associati, e le considerazioni pre e post-operatorie.

Descrizione della Tecnica

Esame Clinico e Radiografico: Una valutazione dettagliata della salute orale, delle condizioni ossee e della presenza di eventuali infezioni viene eseguita per pianificare il caso. Viene utilizzata la Cone Beam ( CBCT) per una visualizzazione tridimensionale dell’area interessata così da avere maggiori dettagli sull’anatomia del sito interessato. Nel caso in questione il dente presentava una frattura apicale.

  1. Pianificazione dettagliata dell’intervento, considerando la posizione dell’impianto, la qualità e la quantità di osso disponibile.

  1. Estrazione del Dente
    1. Tecnica Minimamente Invasiva: L’estrazione viene eseguita con tecniche atraumatiche per preservare il più possibile l’osso alveolare e i tessuti molli circostanti.
  1. Inserimento dell’Impianto
    1. Preparazione del Sito Implantare: Il sito dell’estrazione viene immediatamente preparato per l’inserimento dell’impianto. Questo può comportare la rimozione di eventuali tessuti infetti e la modellazione dell’osso alveolare.

  1. Carico Immediato
    1. Fissaggio della Protesi Provvisoria: Subito dopo l’inserimento dell’impianto, viene fissata una protesi provvisoria. Questa può essere una corona singola o una protesi parziale, a seconda del numero di denti estratti.
    1. Adattamento della Protesi: La protesi provvisoria viene adattata per garantire una funzione e un’estetica ottimali.

Benefici della Tecnica

  • Riduzione dei Tempi di Trattamento: La possibilità di posizionare l’impianto e la protesi provvisoria nello stesso intervento riduce significativamente i tempi complessivi del trattamento.
  • Preservazione dell’Osso Alveolare: L’immediato inserimento dell’impianto aiuta a mantenere l’integrità dell’osso alveolare, riducendo il rischio di riassorbimento osseo.
  • Comfort del Paziente: Il paziente lascia lo studio con una protesi provvisoria funzionale ed esteticamente gradevole, evitando l’uso di protesi rimovibili temporanee.
  • Miglior Estetica e Funzione: L’immediato posizionamento della protesi provvisoria contribuisce a una migliore gestione dei tessuti molli, garantendo un risultato estetico ottimale.

Rischi e Complicazioni

  • Infezione: Come con qualsiasi procedura chirurgica, esiste il rischio di infezione post-operatoria.
  • Insuccesso dell’Impianto: Nonostante i progressi nelle tecniche implantari, c’è sempre una possibilità che l’impianto non si integri correttamente con l’osso.
  • Rigetto dell’Impianto: Sebbene raro, il corpo potrebbe rigettare l’impianto.
  • Sensibilità e Dolore: Possibili durante la fase di guarigione.

Considerazioni Pre-operatorie

  • Selezione del Paziente: Non tutti i pazienti sono candidati ideali per questa tecnica. È fondamentale una valutazione accurata per identificare eventuali controindicazioni come malattie sistemiche, scarsa qualità ossea, o infezioni attive.
  • Pianificazione Dettagliata: La pianificazione pre-operatoria deve essere scrupolosa, includendo esami radiografici dettagliati e un piano chirurgico preciso.

Considerazioni Post-operatorie

  • Cura Post-operatoria: Il paziente deve seguire scrupolosamente le indicazioni post-operatorie fornite dal dentista, inclusa l’assunzione di eventuali antibiotici e antinfiammatori prescritti.
  • Controlli Periodici: Sono fondamentali per monitorare la guarigione e la stabilità dell’impianto.
  • Mantenimento dell’Igiene Orale: Essenziale per prevenire infezioni e garantire il successo a lungo termine dell’impianto.

Conclusioni

L’implantologia post estrattiva a carico immediato rappresenta una soluzione innovativa e altamente efficace per la sostituzione dei denti mancanti, combinando efficienza e comfort per il paziente. Sebbene presenti alcuni rischi, una corretta selezione del paziente e una pianificazione dettagliata possono minimizzare le complicazioni, offrendo risultati funzionali ed estetici eccellenti. La consulenza con un dentista esperto è essenziale per determinare la fattibilità e il successo di questa tecnica nel singolo caso clinico.

TECNICHE DI RIGENERAZIONE OSSEA DEI MASCELLARI AD IMPRUNETA: PARTE 3.

Introduzione:

Il rialzo del seno mascellare, noto anche come innalzamento del seno o sollevamento del seno mascellare, è una procedura chirurgica utilizzata in chirurgia orale. Questa tecnica è finalizzata a creare spazio verticale nell’osso mascellare superiore, consentendo l’inserimento di impianti dentali in aree in cui l’altezza dell’osso è insufficiente per ospitarli.

Esistono diverse tecniche per realizzare questo incremento di osso in senso verticale. In questo breve articolo parlerò della tecnica utilizzata quando il deficit osseo è talmente significativo da escludere tutte le altre tecniche. Si tratta della tecnica con accesso laterale alla parete del seno mascellare.

Atrofia del mascellare preliminare

Rialzo del seno mascellare con accesso laterale

La procedura di rialzo del seno mascellare coinvolge diverse fasi:

  1. Anestesia: Il paziente viene anestetizzato localmente o per mezzo di sedazione cosciente, a seconda delle esigenze del paziente. Nella nostra routine clinica preferiamo sedare il paziente rendendo più piacevole la sua esperienza.
  2. Accesso all’osso mascellare: si esegue un’incisione nella gengiva, esponendo l’osso mascellare sottostante tramite il sollevamento di un lembo. Questa incisione permette di accedere direttamente alla zona interessata esponendo l’osso sottostante via d’accesso al seno mascellare. Con una matita chirurgica disegniamo la forma della botola che andremo poi a realizzare.
  3. Elevazione della membrana sinusale: una volta esposto l’osso si esegue sullo stesso una piccola apertura disegnando una botola che serve per accedere alla membrana che riveste internamente il seno mascellare che viene solleva delicatamente (spostata) dal suo letto osseo utilizzando strumenti specializzati. Questo processo può essere eseguito manualmente o tramite l’utilizzo di tecniche che utilizzano apparecchiature molto sofisticate e delicate come quelle che utilizziamo nel nostro studio chiamata  piezosurgery per garantire una maggiore precisione e sicurezza.
  4. Inserimento del materiale di innalzamento: Dopo che la membrana del seno è stata sollevata, viene inserito materiale di innalzamento, solitamente costituito da innesti ossei autogeni, come l’osso prelevato dallo stesso paziente o materiali sintetici come idrossiapatite o sostituti ossei bovini. Questo materiale viene posizionato nello spazio creato tra la membrana sinusale sollevata e l’osso mascellare esistente, aumentando così l’altezza dell’osso disponibile per l’inserimento degli impianti dentali.
  5. Sutura: Una volta completato il rialzo del seno mascellare e l’inserimento del materiale di innalzamento, l’incisione nella gengiva viene suturata.
Tecniche chirurgiche di rigenerazione ossea ad Impruneta. Rialzoe del seno mascella.
Situazione iniziale e dopo l’intervento

Indicazioni:

Le principali indicazioni per il rialzo del seno mascellare includono:

  1. Insufficienza di osso mascellare: È la ragione più comune per cui viene eseguito il rialzo del seno. Quando il paziente ha un’insufficienza spessore in altezza di osso mascellare nell’area posteriore superiore della mascella, questa procedura consente di creare spazio sufficiente per l’inserimento sicuro di impianti dentali.
  2. Atrofia ossea dopo l’estrazione dentale: Dopo l’estrazione di un molare o premolare nell’area posteriore superiore della mascella, l’osso mascellare può subire riassorbimento e atrofia nel tempo. Il rialzo del seno mascellare può essere eseguito per ripristinare l’altezza ossea necessaria per l’inserimento di impianti dentali.
  3. Recessione della membrana sinusale: In alcuni casi, la membrana del seno mascellare può sporgere nella cavità del seno a causa di un’atrofia ossea significativa o di una malattia parodontale. Il rialzo del seno mascellare consente di correggere questa recessione della membrana, fornendo allo stesso tempo spazio per gli impianti dentali.
  4. Protesi dentali insoddisfacenti: Nei pazienti che indossano protesi dentali nell’area posteriore superiore della mascella, il rialzo del seno mascellare può essere eseguito per migliorare la stabilità e la funzionalità delle protesi, fornendo una base ossea più solida per il loro supporto.

Conclusioni:

Il rialzo del seno mascellare è una procedura chirurgica affidabile e ben documentata utilizzata per affrontare l’insufficienza di osso mascellare nell’area posteriore superiore della mascella. Con un’adeguata valutazione del paziente e una pianificazione accurata, questa tecnica può offrire risultati prevedibili rendendo possibile l’inserimento di impianti dentali e migliorare significativamente la prognosi delle protesi impianto supportate nell’area del seno mascellare.

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